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venerdì 12 dicembre 2025

Sentirsi un impostore

L'essere sempre compiacenti può comportare implicazioni psicologiche dirette, può portare a sentirsi un impostore ossia si conosce che quello che si sta dicendo non corrisponde a realtà, ma si preferisce non esprimerlo chiaramente. Questa condizione porta all'alienazione del vero io e dei valori di vita. Il senso di autostima dei compiacenti deriva dalle opinioni degli altri. Ma per risultare simpatici a tutti vengono costantemente soffocati interi segmenti della personalità.

martedì 9 dicembre 2025

La gentilezza ha un prezzo

Se si è sempre d'accordo e non si dice nulla di sgradevole, ovviamente si risulta simpatici alla gente. In realtà, la maggior parte delle persone con le quali si interagisce, incomincia molto presto a dubitare dell'onestà, perché non si può sempre essere d'accordo con il pensiero dell'altro. Senza contare che, il linguaggio non verbale, può fornire degli indizi sul fatto che, si stia mentendo. Al dire che si è d'accordo, deve seguire un non verbale coerente, altrimenti l'altro se ne accorge.

venerdì 5 dicembre 2025

Interazioni

L'interazione umana è essenziale per il benessere mentale e fisico. Il modo con il quale noi interagiamo con le persone attorno a noi migliora le nostre capacità cognitive e anche la salute mentale fisica. La maggior parte di esse comprende il desiderio di approvazione, ossia di accettazione altrui. L'esagerare e il voler piacere a tutti non sarà mai possibile.

martedì 2 dicembre 2025

Assertività

Consiste in una serie di competenze e abilità che permettono di affermare chiaramente ciò che è importante per noi senza però violare i diritti e i bisogni delle altre persone quindi fondamentalmente è un'abilità di comunicazione. Per metterla in pratica bisogna imparare ad esprimere chiaramente senza offendere gli altri. Capire e valorizzare i propri bisogni e quelli degli altri.

venerdì 28 novembre 2025

Equivocare il dovere e l'utile

Spesso la distinzione fra ciò che si deve fare e ciò che è utile, viene equivocata. Questo permette all'utile di intaccare il comportamento educativo che dovrebbe avere anche delle doveriizzazioni, in modo che il soggetto sia fermo e saldo su alcune regole. In realtà è un errore, perché ogni atteggiamento educativo che porta avanti soltanto dei doveri, in qualche caso non spiegati al soggetto, non può risultare efficace, perché questi le pone in discussione e molto spesso acquisisce un atteggiamento oppositivo e ribelle nei confronti delle regole stesse.

Distinguere fra il dovere e l'utile

La distinzione, fra ciò che si deve e cio' che è utile fare è rilevante ed efficace se si trova all'interno di un programma di prevenzione. Infatti, le valutazioni in termini di comportamento reattivo, ma anche depressivo, si sviluppano a partire dai nostri atteggiamenti nei confronti del dovere. Il saper distinguere aiuta il soggetto a responsabilizzarsi, ossia lo pone di fronte ad un atteggiamento pratico e realistico, dove l'obiettivo è quello di vedere il termine della propria azione o del proprio comportamento.

venerdì 21 novembre 2025

Modello automatico

Ad alcune affermazioni noi rispondiamo in maniera automatica. Le operazioni cognitive di distinzione concettuale diventano in realtà superflue. Tendiamo a rispondere automaticamente, ossia senza la mediazione di attività valutative. Rispondiamo alle affermazioni, ai giudizi che provengono dall'altro in maniera felice e orgogliosa se sono positivi, in maniera triste e disperata se sono negativi. Tutto questo accade senza mettere in campo alcuna reazione cognitiva, ma esclusivamente istintuale.

martedì 18 novembre 2025

Le opinioni sono punti di vista

Le opinioni sono punti di vista e, come tali, sono attività mentali soggettive. Non esiste una persona che a priori ha un giudizio più importante di quello di un altro soggetto. Nel confronto fra l'opinione propria e quella altrui, è importante sottolineare che ogni punto di vista  ha la propria importanza. L'uno, vale l'altro. Se però un'altra persona offende o esprime un giudizio negativo, bisogna pensare che quello è soltanto il suo personale punto di vista. È importante questa distinzione per mantenere quella distanza utile ad affrontare in modo positivo le situazioni nelle quali qualcuno ci giudica negativamente.

venerdì 14 novembre 2025

Distinguere opinione propria da opinione altrui

La distinzione tra l'opinione propria e quella altrui ha come obiettivo quello di individuare il soggetto e aiutarlo a separarsi, ossia a distinguersi dall'altro. Le opinioni, le valutazioni e i giudizi di qualcun altro sono informazioni utili e rilevanti. Ci aiutano ad autocorreggerci e regolarci rispetto ad alcune conseguenze o tendenze.  È importante prendere in considerazione anche i giudizi negativi perche' ci aiutano nella nostra crescita personale.

martedì 11 novembre 2025

Distinguere fatti e opinioni

La capacità di distinguere i fatti dalle opinioni è alla base dello sviluppo dell'intelligenza infantile. In condizioni di stress, gli individui adulti adottano delle strategie di risoluzione delle difficoltà che risultano, a volte, inadeguate. Mettono in atto potenziali risolutori errati. Queste azioni sono frutto dell'adozione di euristiche di ragionamento che rispondono in maniera psicologicamente economica alle situazioni; ma conferiscono spesso distorsioni della realtà.

venerdì 7 novembre 2025

Elemento Importante della storia

C'è un elemento molto importante nella storia di ognuno; riguarda la convinzione di aver subito un danno nel passato e di esserne ancora condizionato. Questo stato mentale del presente, crea una convinzione o un giudizio che il soggetto fa su se stesso e ne subisce le conseguenze in termini di attivazione emotiva attuale. La persona non riesce a riconoscere che il fatto riguarda il passato. Nonostante la dovuta spiegazione, questa convinzione rimane attuale e crea una predisposizione negativa e catastrofica del proprio futuro.

Modificare lo stato emotivo, lavorando sui pensieri

Il lavoro sui pensieri e le valutazioni, ossia un intervento che riesce a modificare i giudizi, le assunzioni o le  ipotesi, può modificare anche lo stato emotivo sentimentale ed affettivo. Queste azioni hanno come conseguenza delle modifiche anche sui comportamenti. Alcuni interventi possono essere visti in modo psicoeducativo ed indirizzati a persone che necessitano di una guida per gestire il conflitto con se stessi.

venerdì 31 ottobre 2025

Legame tra valutazioni e storia personale

Alcuni pensieri, valutazioni e giudizi, che per noi sono molto rilevanti, riguardano in generale il modo con cui siamo cresciuti e come abbiamo preso le informazioni importanti e centrali su noi stessi. Sono risposte che derivano dalle nostre teorie personali. Queste, sono composte da organizzazioni schematiche che ci aiutano a condurre e ritrovare più semplicemente le nostre convinzioni e credenze di base.

martedì 28 ottobre 2025

Categorie delle emozioni

Le categorie delle reazioni emotive di livello primario, sono considerate emozioni di base: gioia, tristezza, paura, rabbia, disgusto e sorpresa. Queste sono organizzazioni comportamentali che sono filogeneticamente predisposte e soprattutto sono universali; le condividiamo con tutti i nostri simili. Nell'uomo queste emozioni sono spesso ricche di valutazioni, pensieri, giudizi e ragionamenti vissuti intensamente che creano degli stati più complessi. Ossia, i sentimenti.

venerdì 24 ottobre 2025

Non c'è collegamento fra valutazione ed emozione specifica

Le valutazioni attivano degli stati emotivi. Quando queste valutazioni attivano emozioni pessimistiche riguardanti difficoltà evolutive del futuro, lo stato psicologico del soggetto diventa di depressione, piuttosto che di solo tristezza. La paura di subire un danno riguarda qualsiasi sfera del personale e pubblica.  Lo stato d'animo generato dal timore di subire un danno, sfocia in ansia. Questa emozione ansiosa, si verifica quasi sempre in modo manifesto.

martedì 21 ottobre 2025

Le valutazioni causano problemi

I problemi che le persone hanno, i loro stati d'animo e le sensazioni, dipendono da quella che è la nostra attività valutativa, cioè dai nostri giudizi e interpretazioni. Le nostre ipotesi, non dipendono dalle cose in stesse; ma da come descriviamo ciò che succede.  Quindi, la valutazione del soggetto può causare diverse emozioni. Nel caso della rabbia, si è di fronte al fatto che la persona pensa di aver subito un danno ingiusto. I soggetti sono attivati emotivamente dalle personali considerazioni, dai processi mentali, giudizi e valutazioni.

venerdì 17 ottobre 2025

Errori cognitivi 6

Etichettamento: ossia identificare qualcuno tramite un'etichetta generica piuttosto che riferirsi alle sue specificazioni, ai suoi specifici eventi a ciò che la persona è, creando a volte un pensiero inadatto.
Personalizzazione: cioè assumere che il soggetto stesso è la causa di un particolare evento, quando in realtà nei fatti ci sono altri fattori responsabili. Si rischia di pensare di riflesso ad una sorta di inadeguatezza generica, piuttosto che riferita ad un determinato caso.

martedì 14 ottobre 2025

Errori cognitivi 5

Ragionamento emotivo: spesso ci sono delle considerazioni e reazioni emotive che sono attendibili soltanto in quella situazione reale. Purtroppo però vengono evidenziate anche in altre situazioni dove in realtà non è corretto applicarle. Il ragionamento emotivo ci fa concludere l'analisi, facendoci sentire sfiduciati.

Riferimento al destino: molto spesso si fa riferimento al fatto che si reagisce ad aspettative negative che sono degli eventi futuri che, a quanto pare, sembrerebbero già stabiliti, cosa che ovviamente in realtà non può essere.  Accade che salto alle conclusioni, creando un caso di interferenza arbitraria.

venerdì 10 ottobre 2025

Errori cognitivi 4

Squalificazione del lato positivo: le esperienze positive che sono in contrasto con quella che può essere una visione negativa, sono in realtà trascurate. Ci sforziamo di considerarle poco importanti e sosteniamo che non contano; dando importanza soltanto alle visioni tristi e preoccupanti.
Lettura del pensiero: alcuni soggetti sostengono di poter leggere il pensiero delle altre persone, senza una prova evidente di ciò che affermano. In questo modo formulano dei giudizi negativi che vanno ad inficiare e rovinare quella che può essere una normale, regolare e sana relazione.

martedì 7 ottobre 2025

Errori cognitivi 3

Pensiero dicotomico: le cose sono viste come se fossero delle categorie che si escludono a vicenda, senza possibilità di avere dei gradi intermedi. Quindi o tutto è bianco o tutto è nero, o tutto o nulla preparandoci così a quello che potrebbe essere una situazione che diventa per noi, per la nostra mentalità impossibile da risolvere, creando nella mente un completo fallimento.
Ipergeneralizzazione: una specie di globalizzazione; il singolo evento è considerato come se avesse una caratteristica di vita generale, anziché considerarlo un evento come tanti altri.

venerdì 3 ottobre 2025

Errori cognitivi 2

Minimizzare: anche le esperienze e le situazioni positive vengono trattate come se fossero reali ma in realtà Insignificanti.
Doverizzazioni: spesso usiamo i verbi "dovrei, devo, bisogna, si deve", segnalando così la presenza di un atteggiamento rigido che è in diretta connessione con alcune delle nostre regole personali e alle quali non riusciamo a sottrarci.

martedì 30 settembre 2025

Errori cognitivi 1

I prossimi post conterranno una seria di errori cognitivi che nella nostra esperienza, nella nostra valutazione della realtà e nel nostro gestire il quotidiano, la nostra mente elabora e mette in atto.
Catastrofizzare:  Gli eventi negativi che si verificano sono vissuti come intollerabili e non visti come una prospettiva pratica di risoluzione, creando così molto imbarazzo e incapacità di evoluzione e risoluzione.

venerdì 26 settembre 2025

Problem solving 2

Noi esseri umani abbiamo una grande capacità di risolvere i problemi che incontriamo, poiché mettiamo in atto delle modalità che già abbiamo sperimentato. Questo non vuol dire che i problemi siano tutti della stessa natura, ma sicuramente hanno dei punti in comune. La nostra direzione logica, fa sì che apprendiamo dai problemi precedenti e applichiamo gli stessi percorsi e le soluzioni anche a quelli nuovi. Non tutti i soggetti hanno lo stesso grado di abilità nello sviluppo delle funzioni di analisi e di organizzazione e di risoluzione dei problemi, ma sicuramente l'esperienza può aiutare moltissimo.

martedì 23 settembre 2025

Problem solving 1

I problemi sono quasi sempre delle situazioni nuove che richiedono dei comportamenti nuovi oppure situazioni che non hanno delle soluzioni soddisfacenti. Quando non possiamo rispondere usando le informazioni che già abbiamo memorizzato o non possiamo comportarci in quella situazione così come abbiamo fatto altre volte, allora siamo di fronte ad un problema. Alcuni problemi sono difficili da risolvere. Altri invece riusciamo a risolverli perché hanno una impostazione che noi possiamo andare a recuperare in situazioni già affrontate.

venerdì 19 settembre 2025

Comunicazione interpersonale

Poĺossiamo definire la comunicazione come un comportamento complesso, orientato da una fonte di trasmissione che contiene un messaggio, che passa attraverso un canale e che in base alla ricezione e alla presenza di strumenti di decodificazione diviene una comunicazione effettiva. La scarsa capacità di sintonizzarsi sull'esatta caratteristica della comunicazione, porta importanti equivoci che possono diventare fonti di umorismo oppure determinare danni e sofferenze anche di rilevante entità.

martedì 16 settembre 2025

Essere anassertivi

I soggetti anassertivi sono normalmente dei soggetti passivi che evitano le situazioni che possano metterli in imbarazzo e sono spesso timorosi. Risultano anche insicuri e soprattutto dubbiosi. Normalmente fanno fatica a perseguire il loro obiettivo in maniera lineare, ma pongono numerosi dubbi ai percorsi, alle scelte e addirittura all'obiettivo stesso che, a volte, nemmeno raggiungono. Spesso invece, si ha a che fare con una sorta di testardaggine nel raggiungimento del proprio scopo che può trasformarsi in aggressività.

venerdì 12 settembre 2025

Essere assertivi

I soggetti assertivi si riconoscono non solo dalle motivazioni che esprimono, dalla comunicazione o dalle loro credenze, ma anche dal comportamento non verbale che mettono in evidenza durante le conversazioni e le interazioni. Tutti i loro gesti e le loro posizioni abituali, quindi anche la loro postura, le espressioni facciali e la mimica sono tutti indicatori della personalità del soggetto.

martedì 9 settembre 2025

Assertività

L'asserratività è quella capacità che ogni soggetto ha, di mantenere attivo Il proprio obiettivo attraverso una sorta di tenacia, costanza, sicurezza, impegno e attenzione. Quindi è quella capacità di dirigere il proprio comportamento verso la meta senza però trascurare quelle informazioni che provengono dall'ambiente nel quale si è immersi e soprattutto le informazioni che già si possiedono. Teoricamente possiamo distinguere i soggetti in assertivi, anassertivi e aggressivi.

venerdì 5 settembre 2025

Autodifesa: razionalizzazione

L'uso della logica, che il nostro cervello è in grado di mettere in atto, permette una accettazione razionale di tutti quei fenomeni e di quelle situazioni che normalmente possono risultare inaccettabili sul piano affettivo ed emotivo.  È la reazione più adulta fra quelle evidenziate nei post precedenti, ma l'uso eccessivo può sfociare in alcune di esse, farci regredire e quindi far ripartire uno di quei meccanismi di difesa che possono però creare problemi a livello personale e nelle relazioni. 

martedì 2 settembre 2025

Autodifesa: sublimazione

Questo meccanismo di difesa permette una liberazione di energia psichica che si genera nelle situazioni spiacevoli. Essa devia le cariche energetiche istintive verso obiettivi socialmente accettabili o comunque premiati dalla comunità. Essa è più soddisfacente, perché offre un'alternativa a queste scariche di tensione che si accumulano inevitabilmente durante la nostra vita quotidiana. Per pulsioni istintive si intende soprattutto la sessualità o l'aggressività.

venerdì 29 agosto 2025

Autodifesa: rimozione

Meccanismo simile alla negazione, perché esclude dalla consapevolezza quelle idee e quei desideri che non sono accettabili; si parla di immagini spiacevoli e istinti sessuali o aggressivi eccessivi. La rimozione, in questo modo, svuota la carica emotiva di queste pulsioni, ma come conseguenza può essere all'origine di numerosi disturbi psicosomatici. Il ritiro emotivo delinea un'esclusione dai rapporti interpersonali e causa l'isolamento dalle situazioni conflittuali. La persona in preda alla rimozione, può cercare il soddisfacimento in sostanze o in sogni ad occhi aperti.

martedì 26 agosto 2025

Autodifesa: regressione

La regressione qualche volta è associata alla fissazione, riporta quindi la personalità a uno stadio di maturazione precedente. È un meccanismo che è stato descritto da Freud che lo considera abbastanza frequente e soprattutto normale. Si tratta di un ritorno alla base, dove si era raggiunta una fase di personalità fortificata. La persona si allontana dalle situazioni spiacevoli e torna simbolicamente nel momento in cui il suo pensiero non affrontava avversità come quelle che è costretto a vedere nel presente.

venerdì 22 agosto 2025

Autodifesa: proiezione

La proiezione attribuisce alcune caratteristiche del soggetto ad uno o più persone esterne. Questo fa sì che riesca a ad evitare di prendere consapevolezza di alcuni impulsi proibiti che altrimenti scatenerebbero ansia. Inoltre, evita così anche di pensare di avere caratteristiche inaccettabili che però considera presenti negli altri provocando conseguenze nei rapporti sociali e nelle interazioni con gli altri.

martedì 19 agosto 2025

Auto difesa: negazione.

Il meccanismo della negazione si presenta quando la coscienza elimina tutto ciò che la persona rifiuta dentro di sé o nell'ambiente. In questo caso si può creare un conflitto con la memoria e la percezione che viene superato soltanto attraverso degli espedienti. È tipico dell'infanzia ma si mostra anche nell'età adulta in concomitanza con eventi traumatici e drammatici. 

venerdì 15 agosto 2025

Autodifesa: fissazione

Il meccanismo della fissazione cerca di mantenere un equilibrio psicologico nelle situazioni conflittuali e ansiogene. Consiste in una interruzione della maturazione, dove possono manifestarsi degli atteggiamenti infantili, come per esempio l'aggressività distruttiva e i sentimenti di desiderio di possesso che possono essere accompagnati da sensazioni profonde di odio e di rancore. Accade a chi è stato molto protetto nel sua ambiente familiare.

martedì 12 agosto 2025

Autodifesa: identificazione

L'uomo tende a cambiare il rapporto con il mondo esterno portando dentro di sé, in forma di immagini e simboli, alcune parti della realtà, ossia introiezione di atteggiamenti, valori, schemi e modalità cognitive comportamentali. Questo processo porta all'identificazione e parte sin dall'infanzia attraverso quell'identificazione primaria che il neonato ha nel confronti della madre. Questo meccanismo è fondamentale per la formazione delle competenze sociali. Il suo valore difensivo sta nell'aiutare a risolvere i conflitti e le paure.

venerdì 8 agosto 2025

Mente e comportamento

Il cervello è tutto cio' che siamo. Esso determina la nostra umanità e soprattutto unicità. Molti studi hanno coinvolto il cervello, le sue funzioni e le sue capacità; ora ne sappiamo un po' di più rispetto ai primi anni di studio. Molti esperimenti sono stati fatti, molte ricerche hanno portato gradualmente alla conoscenza di questi due nostri emisferi e la localizzazione delle funzioni e capacità. La vita mentale è complessa. Per tale ragione la nostra mente  crea quelli che chiamiamo meccanismi di difesa e che hanno la funzione di proteggerci dagli stati affettivi dolorosi e provocati da situazioni spiacevoli o conflittuali. 

martedì 5 agosto 2025

11. Psicologia e attaccamento. Attaccamenti sentimentali

Distanziante-elusivo/sicuro
Un legame molto forte se la persona sicura riesce ad aiutare il partner evitante a sentirsi meno preso in trappola e a lasciargli quindi spazio. La persona distanziante va incoraggiata a rilassarsi, ma alla fine entrambi possono godere della propria intimità e imparare a rimanere uniti per proseguire nella relazione. 

venerdì 1 agosto 2025

10. Psicologia e attaccamento. Attaccamenti sentimentali

Ansioso-preoccupato/sicuro
Una combinazione dove il partner sicuro può aiutare quello ansioso o per lo meno può aiutarlo a limitare la sua ansietà, perché entrambi vogliono arrivare all'intimità. La persona sicura, può essere in grado di calmare le ansie del partner e quindi aiutarlo ad esaudire il proprio bisogni.

martedì 29 luglio 2025

9. Psicologia e attaccamento. Attaccamenti sentimentali

Ansioso-preoccupato/distanziante-elusivo
Questa è una combinazione molto difficile. La persona ansiosa teme continuamente il rifiuto e quindi deve assolutamente rafforzarsi per poter far sì che il rapporto duri. La persona evitante, al contrario, teme lo stare insieme e l'intimità; quindi non riesce ad avvicinarsi al partner. Se riescono a funzionare rafforzano la loro immagine di coppia.

venerdì 25 luglio 2025

8. Psicologia e attaccamento. Attaccamenti sentimentali

Sicuro-sicuro
Se entrambi i partner hanno una buona intimità interiore e riescono a comunicarsi l'un l'altro bisogni e premure, allora questa è una combinazione corretta. Entrambi i partner si sentiranno realizzati e la relazione può proseguire in sicurezza e anche nel tempo. 

martedì 22 luglio 2025

7. Psicologia e attaccamento. Attaccamenti sentimentali

Distanziante-elusivo
Quando entrambi i partner hanno uno stile di attaccamento distanziante-elusivo, la coppia raramente riesce a stringere un rapporto duraturo, perché nessuno dei due tende ad impegnarsi. Gli individui evitanti, desiderano legarsi a qualcuno ma nello stesso tempo, non riuscono però ad affezionarsi e quindi rimarranno sempre in qualche modo distanziati dalla relazione.

venerdì 18 luglio 2025

6. Psicologia e attaccamento. Attaccamenti sentimentali

Ansioso-preoccupato. Se entrambi i partner hanno uno stile di attaccamento ansioso-preoccupato, il rapporto può essere passionale, ma entrambi i partner, risultano troppo emotivi. In questo caso, si possono verificare molti alti e bassi e non sempre questo tipo di relazione può funzionare.

martedì 15 luglio 2025

5. Psicologia e attaccamento

Disorganizzato. Il genitore imprevedibile spaventa il bambino con modalità legate a passività e paura. Cresce così introverso, chiuso in se stesso e confuso, carente di strategie per il soddisfacimento dei bisogni.
Timoroso-evitante   L'adulto oscillerà da un estremo all'altro. Sarai emotivamente imprevedibile e vivrà un rapporto caratterizzato da abusi. Lacerato da una parte, in cerca di  consolazione e dall'altra temendo l'eccessiva intimità.

venerdì 11 luglio 2025

4. Psicologia e attaccamento

Evitante. Il bambino è emotivamente distante e capisce che le sue necessità saranno trascurate poiché il caregiver è indifferente ai suoi bisogni.
Distanziante-elusivo. L'adulto diventerà chiuso e sembrerà concentrato su di sé e autonomo. L'indipendenza però è un'illusione. Ma se il partner minaccia di andarsene, non gli importerà.

martedì 8 luglio 2025

3. Psicologia e attaccamento

Ambivalente. Il bambino pensa che il caregiver non sia affidabile, infatti la persona che si prende cura è incostante. (Sensibile o negligente). Il bambino così diventa ansioso, insicuro e arrabbiato.
Ansioso-preoccupato. L'adulto avrà sempre paura di essere rifiutato e quindi diventa appiccicoso, esigente ed in maniera ossessiva non vorrà mai separarsi dal partner. Ha una fame emotiva non sana. 

venerdì 4 luglio 2025

2. Psicologia e attaccamento

Attaccamento sicuro. Il bambino che sviluppa un attaccamento sicuro è certo che i suoi bisogni saranno esauditi dal caregiver che, a sua volta, è sensibile e risponde sempre in modo sollecito. Il bambino così è felice ed esplora l'ambiente sentendosi protetto.
Sicuro. L'adulto in questo caso si sentirà fiducioso nei rapporti con gli altri e sarà disposto anche ad aiutare e ad essere aiutato dal partner, offrendo sostegno e consolazione. Mantiene però la sua indipendenza pur essendo amorevole nei confronti del partner. 

martedì 1 luglio 2025

1. Psicologia e attaccamento

Una delle teorie prevalenti nella psicologia dei rapporti è che l'esperienza infantile dell'attaccamento influisce sul comportamento che poi teniamo da adulti col partner. Il modo con cui da piccoli ci legghiamo alla persona o alle persone che ci accudiscono condizionerà le relazioni e i rapporti da adulti. La teoria fu sviluppata da Bowlby attraverso l'osservazione della relazione e delle interazioni fra bambini e il loro caregiver.  È riuscito così a distinguere alcuni stili di attaccamento infantili che ci influenzano da adulti.
(Il viaggio psicologico di luglio approfondirà proprio questo argomento).

venerdì 27 giugno 2025

Autorealizzazione 2

Per riuscire ad arrivare all'autorealizzazione sono necessari alcuni passi. Innanzitutto non bisogna mai fare paragoni ma misurarsi e concentrarsi esclusivamente su se stessi e sui propri progressi. Bisogna accettare i punti deboli e vedere anche quelli forti, senza criticare continuamente. È necessario rinunciare ai meccanismi di difesa, ossia trovare nuove maniere creative per reagire alle situazioni. Bisogna operare delle scelte oneste che siano sincere ed agire con integrità. La vita va vissuta e quindi bisogna immergersi nel proprio presente. Ognuno di noi ha delle abilità, siate positivi e gestite le sfide della vita. L'autorealizzazione è un processo continuo quindi dovete continuare a crescere.

martedì 24 giugno 2025

Autorealizzazione 1

L'autorealizzazione è una nozione legata alla psicologia umanistica. Per Maslow è la cima della gerarchia dei bisogni, il vertice al quale tutti noi dobbiamo tendere. Ognuno di noi ha desideri e può cercare di realizzarli. Varie esperienze della vita implicano una fatica a riuscire ad esaudire questa necessità. Molti messaggi ci incitano a fare, a lavorare, a guadagnare e a socializzare di più e ci manca il tempo per riflettere con calma a come pensare e a come realizzare la crescita personale. 

venerdì 20 giugno 2025

Tristezza 2

La tristezza si avvicina molto alla depressione, ma in realtà ha delle caratteristiche cliniche che non la rendono patologica; e' più uno stato d'animo negativo. In essa rimane intatto il rapporto con la realtà. È nei nostri primi vissuti, nella nostra infanzia che vengono forgiati i nostri legami. È in quel momento che fa la sua comparsa anche il vissuto di tristezza, che è strettamente collegato al rapporto presenza-assenza della madre. Questo vissuto di presenza e distacco ce lo portiamo dietro per tutta la vita, rimane in profondità e riemerge anche solo parzialmente nelle situazioni che esprimono il senso di perdita o di separazione. 

martedì 17 giugno 2025

Tristezza 1

È una risposta emotiva che origina da esperienze di perdita reale o immaginaria. Alla base c'è sempre una privazione. Sentimento di tristezza, si coniuga con il dolore. Fa risaltare sempre un contrasto tra un passato felice e un presente doloroso. Chi è triste tende ad evocare il passato. Cerca di ritrovare le situazioni positive. Le persone tristi sono bloccate in una specie di palude che gli impedisce di muoversi e di procedere. Spesso quindi domina uno scenario a luci basse con toni sbiaditi. Le persone tristi rimangono isolate e lontane dal mondo in una sorta di raccoglimento col rischio di perdere il contatto con gli altri. 

venerdì 13 giugno 2025

Timidezza 2

Nel caso in cui la timidezza diviene panico e angoscia allora può alterare il comportamento e deformare persino la visione del mondo. La timidezza patologica incastra in un angolo e mette in isolamento la persona che prova tale sensazione. Se la timidezza continua a rimanere legata alla paura di non essere all'altezza o all'angoscia di essere valutati negativamente è possibile che questa sia la proiezione di un bambino insicuro e bisognoso di conferme. 

martedì 10 giugno 2025

Timidezza 1

La timidezza non è sempre uno stato di disagio ma è certamente qualcosa che imbarazza e può sconfinare nella vergogna. È il timore di scoprirsi inappropriati o dimostrarsi difettosi. Durante l'adolescenza può essere fisiologico e legato alla crescita, da adulti diventa una sorta di ritrosia che fa rimanere in disparte. È importante capire se la timidezza è patologica oppure espressione di un io sensibile. I sintomi della timidezza possono essere molteplici e vari ma di solito hanno un filo comune: c'è la sensazione che gli altri siano dei giudici severi di tutto ciò che siamo e di come noi possiamo apparire. In realtà il critico più severo è un'istanza interna. 

Umore 2

Esistono delle persone che sono ottimisti o pessimisti cronici. In questo caso, l'umore varia e anche in maniera molto forte. I primi vedono tutto in senso positivo e pensano che i problemi e le situazioni si risolvano sempre in maniera felice. I secondi invece trovavano negativa ogni situazione e ogni esperienza che gli riguardi. Questi vivono in uno stato di sconforto e di persistente sentimento di perdita. In entrambi i casi, questa sensibilità estrema non aiuta ad affrontare in maniera equilibrata il percorso della vita.

martedì 3 giugno 2025

Umore 1


Il nostro umore cambia la percezione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Se siamo felici, questa gioia influenza il nostro agire e ci mostra positivamente le nostre relazioni; troviamo gli altri piacevoli. Se domina la tristezza, allora il mondo si tinge di colori scuri e anche i movimenti diventano lenti finché il nostro pensiero si trasforma in negativo. Normalmente il nostro umore non ha grosse oscillazioni, rimane abbastanza costante anche se spesso cambia al variare degli avvenimenti esterni. 

venerdì 30 maggio 2025

Tolleranza 2

La persona che si sente minacciata tende a escludere piuttosto che ad accettare. Aggressività interna in alcuni casi finisce per essere scaricata all'esterno, sull'altro. Uno dei meccanismi di difesa alla base dell'intolleranza è la proiezione; c'è la tendenza a vedere nell'altro e quindi attribuirgli delle intenzioni aggressive. Per favorire ed interiorizzare il concetto di tolleranza è necessario crescere in un ambiente di rispetto e di attenzione alle idee e ai bisogni dell'altro. La persona tollerante è stata educata in modo da riuscire ad accettare le prospettive diverse dalle sue. La tolleranza è un vero e proprio impegno verso se stessi e gli altri.

martedì 27 maggio 2025

Tolleranza 1

Tolleranza  Implica un concetto ampio di accettazione di abitudini e atteggiamenti degli altri anche se questi sono molto lontani dal nostro modo di essere. Nelle relazioni interpersonali l'atteggiamento tollerante è costruttivo e predispone alla disponibilità. La tolleranza va seminata e coltivata e interessa infatti direttamente il livello educativo delle persone. Essa si basa su quell'atteggiamento positivo nei confronti dei comportamenti degli altri. I bambini tolleranti provengono da famiglie che hanno come stile educativo la non punizione. Provengono da un'educazione dove il genitore ha un atteggiamento di partecipazione affettiva ed è presente in maniera costante fornendo così rassicurazione nonostante siano presenti regole e limitazione ma senza per questo far ricorso a metodi punitivi

venerdì 23 maggio 2025

Stress 2

Le reazioni che il nostro organismo ha di fronte allo stress o s una situazione stressante, sono risposte comportamentali che aiutano a riorganizzare ed adattarsi per mantenere lo status quo. Una vita senza stress potrebbe anche risultare piatta senza mutamenti senza movimento. Lo stress è parte integrante della nostra vita. Soltanto nelle situazioni in cui il livello di intensità e il tempo al quale si è esposti allo stress può diventare morboso e farci ammalare ossia diventare cronico, altrimenti è un aiuto per modificare, cambiare il nostro atteggiamento e provare esperienze nuove.

martedì 20 maggio 2025

Stress 1

Normalmente utilizziamo la parola stress con una connotazione negativa e sensazione di disagio. Allude spesso a nervosismo e stanchezza e una sorta di forma di tensione che può richiamare anche problemi o malesseri psicosomatici. Lo stress di per sé non è patologico, ma è una normale risposta dell'organismo a quelle situazioni nuove o particolari che richiedono adattamento. Le risposte allo stress sono sia fisiche che psichiche. 

martedì 13 maggio 2025

Stili di affettività 1

In ambito umano esistono diverse modalità con le quali è possibile esprimere il proprio affetto e di conseguenza diversi stili d'amore. Se le prime esperienze non sono state soddisfacenti e quindi è mancata quella parte preziosa che doveva alimentare la capacità di avere rapporti affettivi corretti e positivi allora avremo grosse difficoltà da adulti ad avere rapporti d'affetto. Il primo stile da considerare è quello sicuro cioè caratterizzato da maturità affettiva e che quindi permette all'adulto di esprimere e manifestare i propri sentimenti. 

venerdì 9 maggio 2025

Solitudine 2

Ciò che è andato perduto irrimediabilmente, può darci un senso di solitudine dilagante spesso percepito come una frattura, una spaccatura interna profonda e incolmabile. La tolleranza della solitudine è in stretto rapporto con quella che è la storia dell'individuo e le sue esperienze. Alcuni adulti solitari, hanno un bagaglio di percorsi vuoti di presenze. Ci si può sentire soli anche in coppia e felici da single, perché è frutto di una scelta. La solitudine, come esperienza umana, può diventare uno spazio creativo alla ricerca delle proprie risorse.

martedì 6 maggio 2025

Solitudine 1

L'esperienza della solitudine è quasi sempre dolorosa e, a volte, anche spaventosa; però fa parte della natura umana. È importante distinguere l'essere soli dal senso di solitudine. Fortunatamente gli esseri umani hanno una dotazione per poter affrontare e combattere la solitudine che può raggiungerci in un momento particolare dell'esistenza. Il disagio può essere per la maggior parte delle volte temporaneo, ma può diventare cronico e persistente. In questa condizione, il disagio non è legato da avvenimenti specifici o scatenato da esperienze di perdita, ma è connesso ad uno stato interiore di vuoto e isolamento. Qualcosa di paralizzante.

venerdì 2 maggio 2025

Seduzione 2

La seduzione ha un aspetto negativo. Essa può diventare inganno quando ha come obiettivo la manipolazione dell'altro e la sua capitolazione. Tale persona maneggia abilmente la lusinga, l'adulazione e appare instancabile ed attraente, perché sa toccare la sensibilità. Non ammette sconfitte e quindi opera senza alcuna morale senza preoccuparsi dell'altra persona. È sempre alla ricerca del successo e della vittoria. 

martedì 29 aprile 2025

Seduzione 1

È un termine che spesso viene coniugato con la sessualità e la capacità di attrarre a sé un'altra persona per conquistarla e indurla a intraprendere una relazione. In realtà la parola ha molti significati. Capacità di affascinare significa far leva sull'attrazione che può suscitare un argomento. Quindi la seduzione è l'abilità di costruire una relazione, un rapporto dove si scambiano emozioni ed energia creativa. Sedurre significa anche avere tempo per l'altro cioè dedicarsi. La seduzione è l'arte di sapersi rinnovare e saper entrare nella dimensione nella dell'altro e condividerne la visione e la prospettiva. 

venerdì 25 aprile 2025

Sentimenti 2

Anche se non ce ne accorgiamo, l'irrazionale occupa un posto molto importante nella nostra vita. Infatti i sentimenti fanno parte dell'universo complesso e lontano dalla ragione, anche se non ne abbiamo sempre consapevolezza, spesso rimangono inconsci. A volte accade che ricordiamo la realtà e ciò che è avvenuto, ma non l'emozione provata in quel momento. Normalmente è più facile vivere quelli che ci esaltano ed è più difficile accettare che dentro di noi vi siano anche quelli tenebrosi e che appartengono alla nostra ombra. Sono quelli  che spesso cerchiamo di tenere nascosti non solo agli altri ma soprattutto a noi stessi.

martedì 22 aprile 2025

Sentimenti 1

Non è facile dire cosa siano i sentimenti. Essi sfuggono alle classificazioni. Molti oggi evitano di lasciarsi andare al sentimento. Essi appartengono infatti all'irrazionale che non ha confini marcati ma tinge la nostra esperienza di vari colori indefinibili. Spesso contrapposti alla ragione. A volte ne abbiamo paura, proprio perché indefiniti e temiamo che possano prendere il sopravvento e diventare ingovernabili. Molti ingaggiano una lotta che ha lo scopo di nasconderli a se stessi e questa tensione crea un forte autocontrollo che ci mette a disagio.

venerdì 18 aprile 2025

Sensi di colpa 2

Spesso i sensi di colpa sono non realistici e nascondono da una valutazione soggettiva di possibili sbagli o di errori immaginari. Si tratta di persone rigide che tendono a valutarsi negativamente. Quelli che si sentono responsabili di tutto. Le persone che pensano di determinare sempre gli eventi. La maggior parte delle volte hanno avuto genitori che hanno puntato di più a sottolineare gli sbagli piuttosto che le buone azioni. Possono anche aver dovuto fare i conti con atteggiamenti educativi troppo rigidi e divieti severi. Accade che per punirsi da questo senso di colpa, si mettano in atto dei comportamenti ritualistici e ossessivi nella speranza che essi possano restituire la serenità. 

martedì 15 aprile 2025

Sensi di colpa 1

Si tratta di un tormento interno che si potrae anche a lungo. Molti lo provano per situazioni specifiche, altri invece lo sentono come più diffuso. Altri ancora invece si sentono in colpa senza motivo e provano un misto di rimorso e di vergogna per peccati mai commessi. In ogni caso è un vissuto negativo e un forte disagio. È un'emozione personale che dipende dalla valutazione che diamo di noi stessi oppure che pensiamo possano darci gli altri. Dipendono dal contesto nel quale la persona cresce.

venerdì 11 aprile 2025

Separazione 2

Chi si porta dentro troppe mancanze, troppi vuoti da colmare, quindi profondi bisogni insoddisfatti, può delegare l'altro a dargli tutto ciò che non ha avuto, chiedendogli di riempire i suoi vuoti. Questa ricerca, risulta tragica e crea dipendenza. Significa che non abbiamo ancora usato le nostre risorse per crescere. Significa che proiettiamo sull'altro le parti bisognose e infantili oltre che immature. Vuol dire che la nostra capacità di amare, non è cresciuta e non si è evoluta, sostanzialmente non ha raggiunto la maturità. Quindi è come se crollasse il mondo addosso se si è costruito e riprodotto un rapporto infantile.

martedì 8 aprile 2025

Separazione 1

Le storie che finiscono e che si concludono, anche solo dopo poco tempo, sono esperienze significative che un individuo fa nel corso della propria vita. È comunque un evento doloroso ed angosciante, un trauma. La separazione evoca la perdita delle proprie sicurezze. Ci mette a contatto con sentimenti di rabbia, di delusione e di fallimento, uniti all'angoscia della sconfitta. Per molti rimane il momento più difficile della propria vita. 

venerdì 4 aprile 2025

Sogno2

Il problema spesso è capire il linguaggio del sogno, ossia coglierne il significato. Il sogno comunica con un suo codice che mette in risalto gli aspetti oscuri, quelli che normalmente tendiamo ad ignorare. Spesso essi ci appaiono come narrazioni slegate dalla nostra vita. Diventa quindi importante riuscire a capirli e dare una spiegazione ai suoi simboli. A volte i sogni  appartengono al mondo concreto del protagonista e rivelano aspetti della vita e della realtà che possono essere sfuggiti.

martedì 1 aprile 2025

Sogno 1

Il sogno è una realtà che appartiene all'esistenza di ogni individuo. Spesso può costituire una porta, una via che permette di conoscere meglio ciò che siamo e ciò che ci appartiene. Mette in luce la nostra storia interna, il nostro mondo eommerso. I sogni tolgono il velo che copre la realtà profonda della psiche, ma costituiscono un fenomeno naturale. La sua natura è sotterranea e antica. I sogni notturni, che spesso al risveglio scompaiono e si dissolvono, fanno parte della nostra vita psichica e ci narrano che cosa accade e chi siamo. Alle volte ci avvertono dei pericoli. 

venerdì 28 marzo 2025

Perfezionismo 2

LIl perfezionista ha come una sorta di tensione interna che non lo fa mai sentire soddisfatto del risultato. In questo senso non ha un limite e non si sente tranquillo se tutto non va come desidera. Si giudica in continuazione e con particolare severità. Trova insopportabile qualsiasi errore che può capitare. Fondamentalmente questa spinta al perfezionismo porta l'individuo alla ricerca della stima e della considerazione degli altri e nello stesso tempo alimenta un bisogno di conferma di approvazione. Si è in presenza di un superiore esigente che impedisce di accettarsi così come si è. Per superare il perfezionismo è necessario accogliere gradualmente i propri limiti e riconoscere i propri difetti.

martedì 25 marzo 2025

Perfezionismo 1

Il desiderio di perfezione appartiene a tutti. Una buona dose di perfezionismo rende il soggetto affidabile, preciso, puntuale e responsabile. Mai superficiale, ma impegnato a trovare sempre una soluzione. Perseverante nelle azioni, è instancabile nel raggiungimento degli obiettivi. Non di rado pretende anche dagli altri, ossia le persone con le quali si relaziona, il massimo della loro prestazione. È però una tendenza eccessiva che produce comportamenti particolari. 

venerdì 21 marzo 2025

Resilienza 2

La resilienza ci aiuta a superare il dolore che nonostante tutto fa parte della nostra vita, si annoda attorno ad essa insieme a gioia e felicità. L'obiettivo principale di tutti noi è vivere quanto più possibile nel nostro interesse e nella nostra salvaguardia. È qui che interviene la resilienza, essa ci aiuta ad affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà per raggiungere l'obiettivo di serenità. 

martedì 18 marzo 2025

Resilienza 1

La resilienza è una forza resistente e autentica. Grazie ad essa noi riusciamo a combattere le avversità e superiamo i problemi della vita. È una forza dell'anima. Grazie ad essa noi siamo in grado di accettare le luci e le ombre di noi stessi. È un continuo processo di crescita. Chi ha capacità di resilienza è in grado di rispondere ai problemi che incrocia nella sua vita e di aiutarsi a superarli.

venerdì 14 marzo 2025

Ridere 2

Le persone che ridono mostrano la propria allegria e si lasciano andare fino a perdere il controllo del proprio corpo. Le risate irrefrenabili sono quanto di più travolgente. Ridere, tutto sommato ci consente di mostrare altri lati di noi al prossimo. Ridere allenta la corazza muscolare che ci ingessa nei movimenti e nelle relazioni. Non a caso un detto popolare dice "Ridi che ti passa". Infatti il malessere del vivere quotidiano, la noia e la malinconia dei gesti comuni del nostro vivere possono essere superati con una bella risata.

martedì 11 marzo 2025

Ridere 1

Ridere è un atto che esprime e comunica una determinata sensazione che rimanda ad una sorta di contentezza, di felicità e libera la tensione interiore. Ridere è liberatorio e fa bene alla salute; in qualche caso può anche essere terapeutico. Ridere è uno dei primi gesti di intesa e di partecipazione che noi alimentiamo sin dall'infanzia. Il nostro ridere infantile resta a un livello nascosto ma continua ad essere presente come significato. 

venerdì 7 marzo 2025

Rabbia 2

Arrabbiarsi fa bene, ma come per tutte le cose, ci sono dei limiti, perché un continuo e persistente stato di ostilità potrebbe essere dannoso. Chi si arrabbia troppo spesso, potrebbe avere delle motivazioni profonde e intime che lo spingono proprio a vedere gli altri come se fossero dei nemici, persone di cui non fidarsi. Una rabbia accumulata nel tempo, può esplodere con una intensità molto forte anche di fronte ad un piccolo problema e alcune volte fuori Luogo. Molte persone che si arrabbiano con gli altri lo fanno perché spesso non riescono a riconoscere i propri errori e temono che ammettere i propri sbagli li possa far apparire incapaci.

martedì 4 marzo 2025

Rabbia 1

La rabbia è uno stato d'animo totalizzante che disorienta per la sua intensità e per il fatto che non sempre sappiamo da dove proviene. La reazione di quando ci arrabbiamo è conosciuta da tutti: il cuore batte più forte, la pressione sanguigna aumenta, le pupille si dilatano e ovviamente tutte queste reazioni hanno una loro funzione cioè essere attrezzati alla lotta. La rabbia può anche essere sana se serve a manifestare ciò che sì sta provando in quel momento e quindi a dichiarare anche quali sono le nostre intenzioni. Potrebbe essere più pericoloso trattenerla o reprimerla. Arrabbiarsi quindi fa bene.
(© ATP 💛) 

venerdì 28 febbraio 2025

Precisione 2

La precisione, oltre ad essere un elemento che connota il modo con cui eseguiamo le nostre azioni è anche qualche cosa di interno, una tensione che ci consente di fare emergere e di dettagliare un tratto e renderlo visibile. Chi ha precisione non rinuncia allo sguardo d'insieme, ma sottolinea e valorizza il particolare. Inventa percorsi nuovi. La precisione è diversa dalla meticolosità. Quest'ultima, è prossima al perfezionismo, che sottende una certa rigidità e autocontrollo. Il perfezionista è ossessivo e non ha fiducia negli altri. Il perfezionismo è un disturbo. La precisione è un valore. 

martedì 25 febbraio 2025

Precisione 1

La precisione non è solo la tendenza a eseguire compiti e impegni con una forte attenzione e meticolosità, ma è anche essere in grado di riconoscere i particolari.  A seconda dell'intensità e quindi del livello di energia che ci fa spendere, possiamo considerarla buona o cattiva, utile o dannosa.  La precisione e' con noi fin da bambini; quando cerchiamo di rispondere alle domande e alle richieste degli adulti in generale. Infatti, tendiamo a fornire risposte che corrispondano, in maniera corretta e precisa, alle loro domande.

venerdì 21 febbraio 2025

Piangere 2

La mancanza di sfogo, che alcune persone sperimentano, può ingigantirsi e diventare una massa talmente pesante che impedisce il prosieguo del proprio viaggio. Per alcuni è imbarazzante proprio perché è concepito come fenomeno tipico dei bambini. Altri lo negano e lo rimuovono. Reprimere il pianto è l'operazione più frequente nelle persone incapaci ad essere flessibili e partecipative. Possono avere profonde ferite, ma senza esprimerle e, in questo modo, impediscono l'emergere di qualsiasi emozione. È importante invece lasciarsi andare, far fluire le lacrime e liberarsi di quello che, in quel momento, esse rappresentano.

martedì 18 febbraio 2025

Piangere 1

Il pianto indica un passaggio delle emozioni dall'anima al corpo, una necessità di tirar fuori, rivelare i propri sentimenti che, non sempre sono legati a dolore, perché si può piangere di gioia. Piangere è il primo segnale di vita. Il pianto richiama l'attenzione di chi ci sta accanto. Il piangere lava il corpo dal dolore, portandolo all'esterno. Alcuni fanno molta fatica a piangere, in qualche caso, non riescono proprio, perché pensano che il dolore non sia atto pubblico, ma debba restare privato e quindi nascosto. Questo modo di pensare corrisponde a un meccanismo di difesa. 

venerdì 14 febbraio 2025

Pregiudizio 2

Il pregiudizio, nelle sue connotazioni più estreme, può essere invalidante, insidioso e devastante.  Può interessare numerose dimensioni della psiche, senza per questo badare al gruppo sociale di appartenenza. Pregiudizio corrisponde al modo di interpretare la realtà e l'altro sia egli vicino o lontano da noi. L'estraneo comunque non appartiene al nostro gruppo. Può essere paragonato ad un meccanismo arcaico di comportamento sociale che giustifica la modalità con la quale ci relazioniamo con gli altri. Il ragionamento spesso è dovuto a stereotipi mentali e culturali che divengono difficili da modificare.

martedì 11 febbraio 2025

Pregiudizio 1

Spesso associato all'intolleranza con la quale, in effetti, vi è spesso un rapporto di causa ed effetto. Normalmente il pregiudizio è un pensiero contaminato. Un giudizio già formulato che noi accettiamo senza fare le dovute verifiche e, ovviamente, ci fa comodo utilizzare nel momento in cui ci può servire per dimostrare di avere ragione. Il pregiudizio e' amico intimo dell'intolleranza. Per la velocità con la quale creiamo pensieri, può essere comodo definire sommariamente la realtà che ci circonda, senza doverci pensare troppo. Una strategia per non pensare troppo. Ma importante riconoscerlo.

venerdì 7 febbraio 2025

Presunzione 2

La presunzione può essere considerata positiva se rimane all'interno di certi limiti. Infatti, se l'atteggiamento sconfina e diventa una modalità costante di valutazione degli altri, oltre che ovviamente una formulazione di giudizio, allora diventa superbia ed incapacità ad ascoltare le ragioni degli altri.  Il tutto con l'obiettivo di prevalere. Pensare però di poter presumere sempre fatti futuri, può creare un atteggiamento di immodestia. Questo atteggiamento, dal punto di vista relazionale, può rendere la persona impermeabile ai bisogni e ai desideri di chi gli sta attorno. 

martedì 4 febbraio 2025

Presunzione 1

La presunzione indica una congettura. Presumere si coniuga soprattutto con intuizione e immaginazione. Con questo termine si pensa di vedere anticipatamente gli eventi futuri, comprendendo l'abilità di andare oltre le apparenze. Non si tratta di arti divinatorie, ma di capacità di leggere in modo approfondito fatti e situazioni. Psicologicamente denota persone in grado di valutare situazioni, spingendosi oltre i fatti così come appaiono. La sua applicazione aiuta ad affrontare e superare le difficoltà.

venerdì 31 gennaio 2025

Permalosità 2

Nonostante il permaloso mostri una certa fierezza, in realtà è una persona vulnerabile. Spesso difende in maniera molto veemente non solo le sue idee ma anche tutto ciò che è legato ad un disfacimento della morale. Poiché vede un pericolo negli atteggiamenti altrui, è sempre sulla difensiva e quindi oltre a difendersi da ciò che Immagina siano delle offese rivolte alla sua persona, mette in atto comportamenti aggressivi. Ha spesso un io delicato e debole. Solo il riconoscimento di avere un'anima fondamentalmente fragile può aiutare a vincere l'atteggiamento permaloso. Per far ciò, deve imparare a rapportarsi in maniera empatica.

martedì 28 gennaio 2025

Permalosità 1

La permalosità è una tendenza al risentimento e all'offesa, può evidenziare un eccesso di dolore interno che rende sensibili a gesti o parole ritenute offensive. È una sensazione di ferimento, le parole dell'altro pungono e feriscono. La persona permalosa oscilla fra la disponibilità e il sospetto e molto facilmente ha reazioni esagerate. Nella maggior parte dei casi interpreta negativamente il comportamento altrui. 

venerdì 24 gennaio 2025

Paura 4

Le nostre paure secondo Freud sono necessarie. La loro presenza ci cala nella realtà del nostro quotidiano e del nostro vissuto; se non le avessimo ci troveremmo in una realtà alterata. Le azioni all'interno di una realtà modificata possono crearci problemi, nel senso che verrebbe a mancare la protezione da situazioni peggiori. Può essere utile condividere e parlare delle proprie paure, per scoprire di non essere gli unici ad averle, togliendoci così quella sensazione di essere difettosi. 

martedì 21 gennaio 2025

Paura 3

Le nostre insicurezze, che scatenano paure, aiutano a prendere coscienza di tutte le nostre mancanze in modo da riuscire ad attrezzarci meglio per superarle. Esse si presentano nei momenti in cui attraversiamo delle fasi di trasformazione. Alcune paure sociali ci segnalano incapacità o paura del giudizio altrui o dell'interazione con l'altro. Il loro superamento è una crescita ed una acquisizione di sicurezza. 

venerdì 17 gennaio 2025

Paura 2

La maggior parte delle paure quotidiane ha la funzione di avvertirci dei nostri limiti. Le paure si sviluppano già nella nostra infanzia e sono L'indice che si sta crescendo. Nella maggior parte dei casi sono transitorie e hanno proprio una funzione di crescita. Anche nell'età adulta si presentano paure soprattutto nell'area sociale. Se non superano una determinata soglia, diventando vera e propria fobia, le paure sono sane; anche se segnalano insicurezze. 

martedì 14 gennaio 2025

Paura 1

La paura è uno stato d'animo che riesce a mettere in moto una serie di reazioni fisiche e psichiche. Le paure fanno parte del nostro quotidiano, ma alcune possono diventare prossime alla patologia. In certi casi può essere riconosciuta come qualche cosa di poco normale o che siamo obbligati a superare per forza. Spesso associata a debolezza. Nonostante si cerchi di comprenderne le ragioni, esse restano lì e non se ne vanno. Le paure restano pronte a segnalarci l'avvicinamento ai nostri limiti.

venerdì 10 gennaio 2025

Nostalgia 2

Grazie ad essa però ci portiamo dentro numerosi ricordi e impressioni che occupano uno spazio nella memoria. Se ricorre in maniera più persistente nel presente, però può divenire depressione. Rimanda ad una idea di ritorno. In essa è viva anche la paura per il nuovo, il non ancora conosciuto. Sempre presente rimanda a situazioni collegate all'infanzia e ad un passato lontano che però non scolorisce. 

martedì 7 gennaio 2025

Nostalgia 1

La nostalgia non è altro che un desiderio e appartiene all'esperienza di tutti, essendo un sentimento profondo. È un sentire misto, fatto di piacere ma che comprende anche una parte di tristezza e di malinconia. Quel sentimento vago di qualche cosa che si è perso è la nostalgia. Se non è morbosa, può aiutarci a convivere con la perdita. In caso contrario, può divenire devastante, come essere rinchiusi in una specie di gabbia che impedisce di vivere.

venerdì 3 gennaio 2025

Orgoglio 2

Chi è orgoglioso spesso non riesce ad ammettere gli errori e la maggior parte delle volte non rispetta le posizioni altrui. Ha come tratti caratteristici il fatto di essere puntiglioso ed aggressivo, a volte intollerante. L'orgoglio rende le proprie capacità centrate su se stessi, diventando incapaci di gratitudine. Rovina l'affettività perché difficilmente riesce ad esprimerla in maniera corretta. Dall'altro lato della medaglia però, il fatto di essere orgogliosi, può indicare anche atti di coraggio. Può fornire un proprio grado di soddisfazione e di partecipazione. Probabilmente e' una questione di quantità e quindi di capacita' di gestire cio' che e' oscuro o solare.